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La ricetta del giorno: Stoccafisso con le patate


Altamente digeribile, ricco di sali minerali e vitamine, lo stoccafisso è un alimento ideale per una dieta equilibrata. Poco calorico e quasi privo di grassi è ottimo fritto, lesso, grigliato o stufato. Oltretutto, in tempi di crisi come questo, non bisogna sottovalutare il fatto che esso sia uno dei pesci che in assoluto conserva più a lungo le sue proprietà nutritive (addirittura un anno in freezer!).
Di seguito vi proponiamo una gustosissima ricetta:

Ingredienti: stoccafisso già ammorbidito, olio, peperoncino, vino, patate, pomodori, cipolla, sale, limone.

Tritare della cipolla e fatela rosolare in una padella con dell’olio e del peperoncino (notate bene che la cipolla deve galleggiare nell’olio).
Aggiungete lo stoccafisso sgocciolato, diliscato, spellato e fatto a pezzi. Quindi fate insaporire per qualche minuto. A questo punto versateci del vino fate sfumare e aggiungete i pomodori. Regolate il fuoco basso e continuate la cottura per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto.
Se avete l’impressione che il tutto si stia asciugando troppo, aggiungeteci pure un po’ d’acqua. A metà cottura inseriteci le patate tagliate a pezzi e la scorza di limone. Salate. Ottimo l'abbinamento con il nostro delicato Casina Bianca. Si tratta di una ricetta davvero gustosa…

Basta qualche compressa di olio di pesce e l'inquinamento va giù


A proposito di miglioramento dell’impatto ambientale: cosa fare per ridurre l’inquinamento atmosferico? Niente di più semplice…Basta somministrare qualche pastiglia di olio di pesce al nostro bestiame!
Non si tratta di uno scherzo ma delle conclusioni tratte dalla Dr.ssa Lorraine Lillis durante un meeting di microbiologia ad Harrogate. Pare infatti che buona parte delle emissioni mondiali di metano derivi dalle emissioni corporee dei bovini nei pascoli. Allo stesso modo gli omega tre presenti nell’olio di pesce sono in grado di ridurre notevolmente le emissioni di metano. Da queste considerazioni ecco che scatta il consiglio ambientalista: arricchite l’alimentazione dei bovini di un 2% circa di olio di pesce e l’aria intorno a noi sarà molto più salubre….Boh!?

Italian food a Lussemburgo


A Lussemburgo dal 3 al 26 aprile, la gastronomia italiana in mostra. Più di 300 libri e riviste, permetteranno di viaggiare attraverso la storia dell’alimentazione italiana e della sua evoluzione. Nella Maison Serafino Zani ci sarà inoltre una mostra dedicata ad oggetti di design per la tavola e la cucina in generale. Una bella occasione per chi ama il nostro patrimonio gastronomico.

A Vinitaly spazio ai vini "verdi"


Le spinte verso alimenti più naturali, in generale verso l’ecologically correct, stanno coinvolgendo anche il settore vino.
A Vinitaly, infatti, sarà dato ampio spazio a quei vini che possono vantare l’etichetta di eco friendly perché prodotti da viticoltura biologica o biodinamica. Le aziende impegnate in questo tipo di produzione sostenibile, per il trattamento delle loro uve ricorrono solo a sostanze esistenti in natura, fanno particolare attenzione alla riduzione dei consumi idrici e all’utilizzo di energie rinnovabili. Il risultato è un vino assolutamente naturale e genuino, sicuramente differente da quello cui siamo abituati e probabilmente anche un po’ più delicato in fase di conservazione e trasporto. Da parte nostra pensiamo che comunque il gioco valga la candela.

In principio era l'aranciata fatta di arance poi...


Quale sarà la prossima trovata?
L’Unione Europea aveva già dato il suo placet al vino senza uva ( ottenuto attraverso la fermentazione di frutta, dai lamponi al ribes), al vino rosè ottenuto semplicemente miscelando vino bianco e vino rosso, al cacao con grassi diversi dal burro di cacao.
Adesso è la volta dell’aranciata senza arance, poi pare che si passerà al formaggio senza latte ma con caseina e caseinati vari (povera mozzarella italiana!) e poi? Non avrà mica ragione la Coldiretti a lanciare un allarme contro questa tendenza che inganna i consumatori e danneggia i produttori onesti?

Ricetta del giorno

TARALLI DI PATATE

Ingredienti:
550 g di patate – 350 g farina bianca – 1 bustina di lievito – 1 limone – 3 uova – 50 g zucchero al velo

Lessate le patate con la buccia e fatele bollire per 40 minuti.
Una volta intiepidite, sbucciatele e schiacciatele con lo schiacciapatate.
Uniteci la farina, il lievito, la scorza del limone e le uova. Se l’impasto dovesse risultere troppo molle, aggiungeteci pure dell’altra farina.
Formate delle ciambelle come taralli ed intanto scaldate l’olio in un tegame fondo.
Quando sarete pronti per friggere, immergete i taralli nell’olio, sgocciolateli e posateli sulla carta assorbente.
Cospargeteli quindi con lo zucchero al velo e servite ben caldi. Ottimo l'abbinamento con un bicchiere di vino bianco Le Pajare.

Attenti alla carne rossa


Secondo uno studio coordinato dal National Cancer Institute di Rockville, negli Usa esagerare a tavola con la carne rossa e le carni “processate”, aumenta il rischio di mortalità per varie malattie e contemporaneamente risulta essere salutare consumare invece le carni bianche.
Nello studio sono state coinvolte 500 mila persone che sono state monitorate per 10 anni.
L’esito è stato che chi consumava più carne rossa aveva un rischio maggiore di morire per tutte le cause.
Il consiglio degli studiosi è dunque quello di alternare carni rosse e bianche, non far mancare i legumi a tavola e consumare pesce almeno 2 volte a settimana. Come sempre a tavola facciamoci guidare dal motto: moderazione e varietà.

Ricetta facile facile: Tortino alla verza


Tagliate a pezzi le patate e fatele cuocere. Nel frattempo, dopo averla tagliuzzata, mettete a cuocere la verza in acqua bollente.
Una volta cotte, schiacciate le patate, unite la ricotta, olio, sale, pepe e verza.
Versate il tutto in un contenitore da forno e cuocete a temperatura non alta, per circa un quarto d’ora.
Volendo potete spargere sul tortino del pan grattato o del parmigiano così che si venga a formare una leggera crosta.
Buon appetito.

Trionfo di carni avicole...


www.aggiungiunpolloatavola.it, il sito web lanciato lo scorso anno nell'ambito dell'omonima campagna promossa dalla Commissione Europea e dallo Stato Italiano e realizzata dall'Unione Nazionale Avicoltura, subisce un restyling grazie alla presenza proprio nell’home page dell’iniziativa "Sapori con le ali - Quando l'alta ristorazione incontra le carni avicole" che presenta agli utenti ricette di alta cucina realizzate dai cuochi più famosi grazie alla collaborazione con 65 ristoranti JRE.
Nella sezione focus on notizie flash, aneddoti e curiosità dal mondo dei polli & co, aggiornato settimanalmente.
Un nuovo modo per raccontare le infinite potenzialità delle carni avicole con lo sguardo sempre puntato sulle garanzie di tracciabilità offerte dai sistemi produttivi europei.
Ispiriamoci alle ricette e mangiamo con gusto, sicurezza, convenienza e soprattutto salute.

Arrivano le etichette parlanti...


Al Vinitaly (dal 2 al 6 aprile a Verona) sarà presentata la prima etichetta multimediale. Realizzata dall’aziende italiana Modulgraf in collaborazione con l'ingegnere svizzero Florentin Doering la
Ecocoder multimediale è una normale etichetta che però grazie ad un semplice lettore a forma di penna fornito assieme alla bottiglia parlerà ed attraverso la voce del produttore illustrerà tutte quelle cose che di solito non sono presenti in una normale etichetta.
La penna è in grado di contenere fino a 100 ore di registrazione di dati ed interagisce e decodifica la carta e l'inchiostro tramite un sofisticato scanner rifrattometro. Miracolo della tecnologia….

Splende Il Sol a Verona


Dal 2 al 6 aprile al Pala Expo di Verona va in scena il Sol, il salone Internazionale dell’olio extravergine d’oliva di qualità. Saranno presenti tutte le Dop della Penisola, forti oramai della loro sempre più crescente notorietà anche all’estero, vista la diffusione della nostra dieta mediterranea di cui l’olio è un importante protagonista ricco com’è di polifenoli e triterpeni dalle qualità anti-ossidanti e anti-infiammatorie.
Evviva l’olio d’oliva!

E se il vino ce lo scambiassimo?


L’ultima moda in fatto di vendita/acquisto vini? IL BARATTO.
In realtà le nuove tendenze in quest’ambito sono di tre tipi e talmente diffuse oramai che se ne occuperà anche Vinitaly, la più importante rassegna del settore vitivinicolo in Italia, la prossima settimana alla Fiera di Verona.
Dicevamo baratto: ebbene si, online, in siti specializzati o tramite diversi blog, gli appassionati del nettare di Bacco oltre a scambiarsi opinioni e consigli, oramai scambiano anche le bottiglie!
Altra interessante novità è quella dei Gruppi d’acquisto: formati mediamente da 5 – 10 persone, i GAV saltano gli intermediari e si rivolgono direttamente ai produttori. Amanti del vino buono, mettono insieme un nutrito ordine e poi spediscono uno del gruppo a prelevare la spesa… Molti produttori, più avveduti di altri, organizzano e promuovono loro stessi GAV, fidelizzando così molti consumatori.
Ultima interessante tendenza il “garage sale”.
Avete in cantina bottiglie che desiderate vendere? Dovete fare un po’ di spazio in casa? Fate come gli americani ed invitate amici e conoscenti nel vostro garage o giardino ed organizzate una sorta di mercatino domestico: si potrebbe rivelare un’ottima occasione per fare affari!
In tempi di crisi ci si arrangia come si può… Ma voi comunque non dimenticate che alla fine comprare i nostri di vini costa poco e ne vale sempre la pena. Dateci un'occhiata!

I vini piemontesi in Germania


Il vino piemontese è protagonista a Prowein la più qualificata manifestazione vinicola della Germania che Düsseldorf ospita dal 29 al 31 marzo.
La Germania rappresenta per il nostro sistema vitivinicolo un mercato chiave, sono infatti tedeschi la gran parte degli enoturisti in giro per l’Italia e soprattutto per le Langhe. Quello tedesco è un mercato guidato essenzialmente dai volumi e di vino piemontese se ne vende davvero tanto.
A rappresentare il nostro Piemonte vi saranno 55 aziende divise in due grandi raggruppamenti: quello del Consorzio di Tutela del Barolo e Barbaresco, che partecipa con 25 aziende, e quello della Provincia di Alessandria. È previsto uno spazio istituzionale per la degustazione di vini e dei prodotti tipici oltre ad un’area tutta destinata a seminari – degustazioni sui principali vini piemontesi (Dolcetto, Barbera, Barolo Barbaresco e Roero, i vini del Monferrato).
Il Piemonte rappresenta da solo il 7% della produzione vinicola nazionale e significativo è anche l’ export di anno in anno crescente (oltre il 15% del vino esportato dall’Italia).

Voglia di cioccolato


Ingredienti (per 6 persone): 400 gr di cioccolato fondente, 100 gr di zucchero a velo, 400 ml di panna, 5 uova

Una volta spezzettato, fate sciogliere il cioccolato in una terrina a bagnomaria, stando attenti a non far bollire l’acqua.
Quando sarà fuso, unite 200 ml di panna e 50 gr di zucchero, quindi amalgamate per bene.
Togliete dal fuoco e incorporate uno alla volta i tuorli. Lasciate intiepidire.
Montate gli albumi con lo zucchero rimasto a neve e a parte la panna. Incorporate il tutto delicatamente e lasciate in frigo per qualche ora.

Darwin e i ricettari


Questa settimana vi proponiamo un libro molto interessante che con una prosa molto avvincente ricostruisce il legame evoluzione-genomica-alimentazione, esplorando i rapporti che legano l’evoluzione delle comunità e i cibi con cui esse si nutrono: “A qualcuno piace piccante” di Gary Nabhan (Codice Edizioni).
Scopriremo così che ragionamenti di tipo evoluzionistico (Darwin docet, per intenderci) si possono applicare anche alla gastronomia.
A tal proposito Paul Sherman, professore di neurobiologia e comportamento della Cornell University ha condotto uno studio con l’intento di scoprire il perché dell’utilizzo delle spezie in molte cucine del mondo e soprattutto il perché del loro maggiore utilizzo in alcuni Paesi rispetto ad altri.
Lo studioso ha esaminato ricette a base di carne appartenenti a 93 ricettari originali di 36 paesi del mondo ed è giunto alla conclusione che nei paesi più caldi praticamente ogni ricetta a base di carne utilizza una o più spezie mentre nei paesi più freddi molte ricette sono preparate senza spezie.
Ovviamente la maggior parte delle ricette della tradizione risalgono ai tempi più lontani, quando ancora non erano stati messi a punto sistemi per la refrigerazione delle carni: quindi il motivo dell’introduzione delle spezie nei cibi a clima caldo è stato quello, inconsapevole, di inibire la proliferazione di funghi e batteri nel cibo.
Ciò che tutto muove è l’istinto primordiale di difenderci da ciò che potenzialmente potrebbe farci del male.

Sarà al sangue, cruda o ben cotta?!


Per chi di suo non è poi tanto portato a fare le veci di uno chef, quanto è difficile preparare anche una semplice bistecca un po’ più spessa del solito…I libri di cucina, cui spesso facciamo riferimento, dovendo dare delle indicazioni, spesso indicano dei tempi di cottura in funzione del peso del pezzo da cuocere. Abbiamo imparato però a nostre spese che queste indicazioni sono molto approssimative! La carne non è un buon conduttore di calore e quindi il tempo necessario per innalzarne la temperatura interna dipende dal peso, dalla forma, dallo spessore, ma anche da altri fattori come il grasso, l’acqua contenuta e la presenza di ossa. Quindi rechiamoci ad un supermercato e compriamo un bel termometro per alimenti: carne al sangue? Non più di 55 °C, per una cottura media 60-65° ed infine carne ben cotta a 70 gradi.
Fatemi sapere se i disastri in cucina saranno diminuiti

Master in cioccologia a Perugia, a Pasqua


La Casa del Cioccolato Perugina offre in occasione della Pasqua attraverso la Scuola del cioccolato il corso "Fantasie pasquali di cioccolato" per apprendere le basi sui decori artistici, le tecniche di lavorazione e l'arte della composizione. Saranno appuntamenti della durata di 3 ore e il costo sarà di 40 euro l'uno. Per informazioni www.perugina.it.

Non solo Kebab ad Instanbul dal 21 al 24 marzo.


Dal 21 al 24 marzo ad Instanbul andrà in scena il Festival Internazionale della Gastronomia che chiama a rapporto i migliori chef del mondo.
Negli ultimi anni la cucina turca ha cominciato ad espandersi scavalcando i confini nazionali iniziando così ad essere considerata assieme a quella italiana e francese, una delle cucine migliori al mondo.
Quando pensiamo alle specialità turche, è inevitabile pensare al Kebab che pur essendo gustoso, altro non è che la punta di un iceberg nell’ambito della tradizione culinaria turca.
I suoi piatti, infatti, riescono a combinare perfettamente elementi tipici della cultura mediterranea, come l’olio d’oliva, con le numerosissime spezie tipiche invece della cultura asiatica.
Pietre miliari della cucina turca si possono considerare la carne di agnello e montone e le verdure, in particolare le melanzane.
Se volete saperne di più, magari organizzate un breve viaggetto in Turchia, visitate la settima edizione del Festival della Gastronomia, così potrete avere un quadro completo della tradizione culinaria non solo turca, ma anche mondiale.

Le tavole di San Giuseppe


Alcuni paesi del Salento il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, celebrano il rito delle “Tavole di San Giuseppe”.
Si tratta di tavole imbandite di pietanze alcune delle quali legate esclusivamente a questa ricorrenza, realizzate da famiglie devote al Santo.
Si tratta di una cerimonia antichissima le cui origini vanno fatte risalire da alcuni all’epoca Medioevale, quando i nobili locali offrivano ricchi banchetti ai più bisognosi, altre fonti alle opere delle “Confraternite di San Giuseppe”, altre ancora ai pasti caldi che i monaci brasiliani erano soliti offrire alla povera gente del luogo.
Come già detto si tratta di tavole, coperte da lunghe tovaglie bianche, sulle quali si allineano grandi pani a forma di ciambella ai finocchi e alle arance accompagnati da un buon numero di pietanze volute dalla tradizione: Vermiceddhi col cavolo, pasta e ceci, pesce fritto, verdure lesse, lampascioni, pettole e tanto altro ancora.
Alcuni di questi cibi hanno un significato simbolico, per esempio il pesce fritto rappresenta Gesù Cristo, la pasta e ceci il narciso, fiore tipico della primavera.
I commensali variano da 3 a 13 persone e comunque non possono essere mai in numero pari.
Essi rappresentano Giuseppe, Maria, Gesù ed altri 10 Santi.
Questi “Santi”, dopo aver ricevuto la Comunione in chiesa, si dispongono intorno alla tavola e San Giuseppe attraverso un colpo di bastone sul pavimento dà inizio al pranzo.
Quando batte per tre volte la forchetta sul piatto, i commensali si fermano per pregare, quindi un devoto introduce una nuova pietanza e il ciclo si ripete.
I paesi che conservano intatta questa tradizione sono: Giurdignano, Poggiardo, Uggiano La Chiesa, Cocumola, Minervino di Lecce, Casamassella, Otranto, Lizzano, San Marzano, San Pietro Vernotico, San Donaci.In altri paesi ancora, come Erchie e Torre Santa Susanna nel brindisino, il banchetto viene allestito per strada da diversi devoti, viene benedetto dal parroco e quindi consumato dall’intera comunità.

Addio "sapore di tappo"


Anche i produttori di vino si interrogano sulla possibilità di trovare soluzioni di confezionamento che siano più eco-friendly.
Sembra farsi largo anche in Italia l’idea di sperimentare nuovi tappi come il tappo a vite o quello di vetro in alternativa all’ormai superato tappo di sughero che tanto ci fa temere al momento dell’apertura di una bottiglia, magari importante, di scoprirla irrimediabilmente compromessa dal classico “sapore di tappo.”
Un discorso a parte è poi quello dei nuovi contenitori dal bag in box (sacchi composti da più strati di materiale plastico accoppiati e termosaldati fra di loro) alle bottiglie in polietilene sempre più diffusi a tutto beneficio della semplicità di servizio e della corretta conservazione di aromi, gusti e colori.

Città del Vino contro il Piano Casa del Governo.

L’Associazione Nazionale Città del Vino esprime qualche perplessità relativamente al piano casa predisposto dal Governo e che comporterebbe, secondo i più, una cementificazione atta a danneggiare il patrimonio paesaggistico italiano nei territori a piu' alta vocazione vitivinicola.
Considerate le tante preoccupazione per gli effetti negativi di questa frettolosa semplificazione delle procedure nella costruzione di immobili prevista dalla proposta del governo, l'Associazione auspica un incontro con il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Stefania Prestigiacomo e con il ministro dei Beni e delle Attivita' Culturali Sandro Bondi, nel quale poter Loro presentare i documenti elaborati dalle stesse Citta' del Vino in materia di pianificazione e tutela del paesaggio agrario e viticolo.
Speriamo si possa raggiungere effettivamente un accordo a tutto beneficio dell'ambiente che ci circonda.

Ciuff Ciuff arriva Il "Vagone del Gusto"

Continua l’appuntamento con il “Vagone del Gusto” presso la Prolocomotiva alla Stazione delle FerrovieNord di Gavirate (Va).
Lunedì 16 gli Amaretti di Gallarate verranno degustati con crema di mascarpone e grappa ed accompagnati da vino liquoroso.
Lunedì 23 i prodotti del Basso Mantovano con il sorbir di agnoli di carne al lambrusco rosso IGT e la torta sbrisolona con grappa o lambrusco..
Lunedì 30 Bitto dop, Casera dop, ed i vini rossi IGT Terrazze Retiche.
Ingresso ore 21,00 solo su prenotazione: euro 8,00

E' proprio divorzio tra Slow Food ed il Gambero Rosso.


È ufficialmente divorzio tra Il Gambero Rosso e Slow food. Dopo 22 anni la guida Vini d’Italia non sarà più un frutto comune. Il riconoscimento «Tre bicchieri» rimarrà in dote alla Gambero Rosso Holding, mentre Slow Food per quest’anno uscirà solo con una nuova edizione della «Guida del vino» quotidiano riservata alle bottiglie tra gli 8 e i dieci euro, poi si vedrà.
Le ragioni di tale divisione? Molto diplomaticamente Slow Food si è detta oramai più proiettata verso i discorsi più globali di Terra Madre che non verso il nettare di bacco.
Speriamo comunque di non rimanere orfani di quella fantastica Guida cui eravamo abituati.

"Vino e Giovani" alla facoltà di Agraria di Catania.


Il progetto "Vino e Giovani" promosso da ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Enoteca Italiana giovedi' 19 marzo farà tappa all'Università di Catania, presso la facolta' di Agraria.
Nella mattinata presso l’aula magna è prevista una tavola rotonda sul tema "Cultura del Vino: consapevolezza del bere bene per vivere meglio", alla quale prenderà parte il cantante Mario Venuti.
Nel pomeriggio invece vi saranno due degustazioni, l’una guidata in collaborazione con la sezione siciliana dei Giovani imprenditori vinicoli italiani, l’altra libera e che vedrà protagonisti vini tipici siciliani.
Oramai il vino oltre ad essere un elemento di aggregazione è divenuto un vero e proprio fenomeno di costume per i nostri giovani, quindi progetti di questo tipo che aiutano a saper bere e a riconoscere soprattutto cosa si beve, non possono che fare bene.

Tassa sul cioccolato?


Tassare il cioccolato come l’alcol e le sigarette: è questa la proposta chock presentata da David Walzer alla conferenza annuale dei medici di famiglia scozzesi della British Medical Association a Clydebank.
Il medico scozzese ritiene che sia soprattutto il cioccolato a giocare un ruolo importante nell’aumento dei casi di obesità e diabete di tipo 2 in Inghilterra.
Gli introiti derivanti da questa nuova tassa potrebbero essere destinati proprio alla lotta contro l’obesità.
Una proposta del genere era stata già avanzata nel 2003 senza successo… Chissà, forse come ha precisato la Coldiretti, sarebbe più vantaggioso promuovere l’utilizzo di frutta e verdura, soprattutto nelle mense dei nostri ragazzi, più che demonizzare il tanto amato cioccolato che poi, tutto sommato, a piccole dosi fa pure tanto bene!

La festa del Tartufo in Valnerina

Questo week end in Valnerina, esattamente a Scheggino, la IV edizione della manifestazione “Il Diamante Nero”.Durante tutta la giornata di sabato spazio agli stands gastronomici e ai diversi punti di degustazione dislocati per tutto il centro storico. A chiudere la giornata la notte bianca animata dalla cover band “Blasko Rock Band”.
Domenica sarà poi la volta dell’appuntamento con il guiness dei primati: la frittata al tartufo preparata dallo chef Fabio Feretti. Ci saranno comunque anche altre manifestazioni parallele ad arricchire il tutto.

L'UE attenta al vino rosè


Dopo aver autorizzato il cioccolato senza cacao, l’UE passa adesso ad occuparsi del vino rosè…Prodotto attraverso un processo raffinato che prevede la macerazione del mosto di uve nere con le bucce per poche ore sino ad assumere una colorazione rosata, mielata, il vino rosè sta conquistando sempre più palati in giro per il mondo.
E allora ecco che l’UE ha una “splendida idea”: al fine di conquistare il grandissimo mercato cinese e quindi i grandi numeri, perché non produrre il vino rosè semplicemente mescolando vino rosso e vino bianco?.. Del resto Paesi come il Sud Africa e l’Australia lo fanno già da alcuni anni!
La Francia insorge e speriamo che altre voci si alzino contro l’ennesimo attentato ai prodotti di qualità: in caso contrario questa proposta dell’Unione Europea il 27 aprile dovrà essere votata in via definitiva. Aiuto…

Sting agricoltore in Toscana


L’ex Police in pochi anni ha acquistato oltre 300 ettari tra il Chianti e il Valdarno presso Ponte degli Stolli a due passi da Figline Valdarno, 30 chilometri a sud di Firenze, dove produce prodotti biologici, puntando però soprattutto sul vino che non ha ancora un nome e da due anni riposa in barrique in attesa di esser messo sul mercato a settembre.
Ieri sera ha avuto un incontro col sindaco, i presidenti della Regione e della Provincia e la gente del posto per raccontare la sua esperienza di agricoltore. Si è trattato di una sorta di investitura ufficiale della rockstar a “fattore toscano”. Vedremo se i prodotti dei suoi campi ci sapranno colpire al cuore così come le sue canzoni. Per adesso rimaniamo affascinati da questa love story tra Sting e Toscana, iniziata sul finire degli anni 90 e che sembra porterà ottimi frutti, è il caso di dire.

Taste: Salone del gusto


Dal 14 al 16 marzo a Firenze nella stazione Leopolda va in scena Taste il salone del gusto e delle idee organizzato da Pitti Immagine.
Si tratta di un un viaggio in cinque tappe fatto non solo di abiti e accessori ma anche di oggetti da design, viaggi, cibi e vini di qualità.
Taste è:

Taste Tour: degustazione dei prodotti delle varie aziende per conoscere ed apprezzare le ricchezze gastronomiche del nostro Paese;
Taste Tools: un’area dedicata ad oggetti, abbigliamento e attrezzature legate al mondo della cucina;
Taste press: selezione di riviste dedicate alla cultura del cibo;
Taste ring: incontri – scontri su temi accesi e stuzzicanti sull’argomento gastronomia;
Taste shop: area in cui poter comprere tutto ciò che si è visto o assaggiato durante il percorso.

Aperta al pubblico
Orario: 10.30-20.30 (lunedì 9.30-16.30)
Ingresso: € 10 per il pubblico - € 5 per operatori del settore

Risate e Risotti ad Orvieto


Dal 7 al 28 marzo ad Orvieto Risate e Risotti, manifestazione comico-gastronomica.
Presso l'Hostaria NonnAmelia abili chef daranno vita al primo appuntamento gastronomico della manifestazione attraverso una serie di cene interamente basate sull'utilizzo del riso. L’evento vedra' la partecipazione attiva di Gabriele Ferron, considerato l'Ambasciatore italiano del Riso nel mondo in quanto anche produttore di una particolare qualita' di riso Vialone nano veronese che era in via di estinzione.
Le diverse cene saranno poi seguite da spettacoli di comici appartenenti al cast di Zelig e Colorado Cafè.
Buona cucina e comicità italiana, questi gli ingredienti di Risate e Risotti.

In tour attraverso la Franciacorta


Dal 7 marzo al 21 gennaio sarà possibile fare tour enogastronomici a piedi o in bici per le colline tra Brescia e il Lago di Iseo e degustare il vino Doc Franciacorta.
Si tratta di una sorta di maratona che prevede soste nelle diverse cantine della zona ma anche visite ai castelli e alle abbazie del territorio. Un modo ecocompatibile di degustare il vino ma anche l’arte e la cultura della Franciacorta.

Ma quante sono le ricette taroccate?!


Dalle 530 segnalazioni di ricette taroccate giunte dalle delegazioni dell’Accademia Italiana della cucina sparse in tutto il mondo è nato il libro “Il falso in tavola”. E sorpresa delle sorprese, la maggior parte delle segnalazioni provengono proprio dal nostro Paese.
Una vera e propria tortura perpetrata ai danni delle ricette tradizionali e in generale di tutte quelle prelibatezze che hanno reso celebre la cucina italiana nel mondo.
Grazie all’”estro” di molti cuochi nostrani e non, sarà possibile gustare un piatto di pasta alla carbonara realizzato con panna e prosciutto cotto o ancora peggio con wurstel e burro; la classica cotoletta alla milanese di vitello è stata oramai soppiantata dalle cotolette di maiale impanate con farina bianca e mais; le lasagne sono preparate con sottilette, uova sode e tofu.
Insomma non bastava combattere contro gli spaghetti americani col ketchup, anche i nostri cari cuochi chiamano un piatto in un modo mentre viene realizzato con ingredienti e procedimenti che non rispettano la tradizione gastronomica. Speriamo vivamente in un ritorno alla "vera" cucina tradizionale.

Una Gardenia contro la Sclerosi Multipla


Il 7 e l’8 marzo torna la vendita delle gardenie dell’Aism, per sostenere la lotta alla sclerosi multipla. Saranno tremila le piazze italiane impegnate nell’iniziativa "Gardenia dell'Aism", ma per tutti sarà comunque possibile dare il proprio contributo inviando dal cellulare un sms al 48543, oppure chiamando lo stesso numero dal telefono di rete fissa di Telecom Italia.
Le persone affette da questa malattia nel nostro Paese sono circa cinquantasettemila, ogni quattro ore una persona scopre di essere malata e due volte su tre si tratta di una donna. Per questo si è voluto associare questa iniziativa benefica proprio al giorno della Festa della donna. Trasformiamo l’8 marzo, festa molto spesso esclusivamente figlia del consumismo in un’occasione per aiutare tutti coloro che affetti da questa grave malattia spesso non riescono più a svolgere le normali e più semplici attività quotidiane.

Appuntamento gustoso in Trentino con i prodotti tipici

L’11 marzo è prevista una giornata all'insegna dei prodotti della Piana Rotaliana che si svolgerà attraverso 3 gustosissimi incontri presso la Sala Civica del Comune di Andalo, piazza Centrale n.1.

16.30: IL LATO DOLCE DELLA GRAPPA - Conoscerete meglio la grappa trentina, utilizzata nella preparazione di diversi dolci tradizionali che potrete assaggiare assieme al famoso e buonissimo miele dell'Altopiano della Raganella. Parteciperanno: Ristorante “La Cacciatora” di Mezzocorona (TN), la Distilleria Villa de Varda di Mezzolombardo (TN) e l'Apicoltura Castel Belfort di Spormaggiore (TN).
18.00: APERITIVO TRENTINO - Degusterete un ottimo TRENTODOC accompagnato da crostini con salsa agli Asparagi Bianchi di Zambiana. Parteciperanno: ASTA – Asparagicoltori Trentini di Nave San Rocco (TN) e Endrizzi Casa Vitivinicola fondata nel 1885 di San Michele a/A (TN).
21.00: TEROLDEGO ROTALIANO DOC – L’ultimo incontro prevede la presentazione del vino rosso trentino per eccellenza: il Teroldego Rotaliano DOC. Sarà possibile degustare 3 dei migliori Teroldego Rotaliano DOC e scoprire quali sono le sue caratteristiche. Parteciperanno: Azienda Agricola Donati Marco di Mezzocorona (TN), Azienda Agricola Zanini Luigi di Mezzolombardo (TN) e Campo Maseri di Villa de Varda di Mezzolombardo (TN).

Capricci di gola a San Benedetto del Tronto


Capricci di Gola è l'iniziativa promossa dall'Associazione Culturale Terramia di Alba Adriatica e patrocinata dal Comune di San Benedetto. Sabato 7 e domenica 8 marzo presso la Rotonda Giorgini ci sarà dunque una grande mostra-mercato di mille leccornie tipiche del territorio: formaggi, salumi, pane, vino, olio. Gli stand saranno aperti sabato dalle 16.00 alle 20.00 e domenica dalle 10.00 alle 20.00, per l'8 marzo (ore 17,00) è in programma una degustazione gratuita.
Verranno proposte al pubblico numerose prelibatezze, ma in particolare l'olio e il vino delle zona a cavallo tra Marche ed Abruzzo. Appuntamento goloso!

A Bari domani un convegno sulla nuova OCM vino


Il prossimo primo agosto 2009 entrerà in vigore la nuova qualificazione dell'Ocm Vino che porterà con sé le nuove etichettature Dop e Igp con l’intento di ridurre le attuali innumerevoli denominazioni (igt,doc e docg). D’ora in poi l’approvazione delle nuove DOP e le modifiche ai disciplinari esistenti, passeranno dalla competenza di Roma a quella di Bruxelles.
Un piccolo discorso a parte va fatto per i vini Igt ( i futuri Igp) la cui vinificazione devrà avvenire nella stessa zona geografica da cui devranno provenire anche le uve e nella quale dovrà svolgersi la produzione. Attualmente in alcune regioni gli Igt sono vinificati anche fuori zona. La novità positiva riguarda il livello di protezione internazionale delle denominazioni Dop e Igp dell'Unione Europea: verrà istituito un registro elettronico europeo, accessibile al pubblico e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, di tutte le Dop e Igp europee. Per intendersi non potrà più esserci un Chianti prodotto nell’altro capo del mondo.
Tuttavia i lati oscuri di questa nuova politica vitivinicola rimangono tanti e per discuterne a Bari il prossimo 06 Marzo alle ore 09,00 la Camera di Commercio si terrà una conferenza rivolta agli imprenditori e a quanti, sommelier compresi, desiderano saperne di più. Si tratterà di un importante evento con la partecipazione di illustri ricercatori ed esperti della comunicazione, nonchè in video collegamento con una enoteca di Shanghai per conoscere lo status del vino Italiano e Pugliese in Cina.

Difendiamo il nostro Barolo 2004


Il Wall Street Journal ha attaccato il nostro Barolo 2004 attraverso le considerazioni della coppia di esperti winewriter Gaiter e Becher. Contestano al vino italiano una certa mancanza di "animo" ed il costo molto elevato. E pensare che solo poco tempo fa, “Wine Spectator”, rivista prestigiosissima, ha inserito il Barolo 2004 prodotto da due aziende piemontesi nella top ten dei vini migliori al mondo!
Dobbiamo sottolineare che le risposte all’attacco al made in Italy non si sono fatte attendere e gli stessi importatori e distributori americani hanno snobbato l’attacco definendolo privo di senso.
Probabilmente si tratta dell’ennesima manifestazione del campalinismo americano che aveva colpito qualche tempo fa il Brunello di Montalcino. Aspettiamo con impazienza la prossima vittima…..

Per l'autista una bottiglia di vino in regalo


Beppe Sardi, consigliere nazionale dell’Unione Italiana Ristoratori in collaborazione con Claudio Rosso, presidente del Consorzio tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero, vuole proporre nell’Alessandrino un’iniziativa già sperimentata ad Alba e che premia, nei ristoranti, con una bottiglia di vino in omaggio, il cliente che nella comitiva è l’autista che si astiene dal bere. Il progetto pilota che ha coinvolto Alba nel 2008 ha riscosso successo e così Sardi e Rosso sono già pronti per definire il nuovo progetto alessandrino e che coinvolgerà i produttori locali di Barbera, Dolcetto, Chardonnay.
È necessario venire incontro a quella persone che nel vino hanno sempre creduto prima di tutto come punto di incontro, piacere condiviso, convito fra amici e non come semplice valvola di sfogo.
Da parte nostra possiamo sperare che l’iniziativa si allarghi e venga a coinvolgere sempre più province italiane.

Un bicchiere di vino contro l'Esofago di Barret


L’esofago di Barret è una malattia subdola i cui sintomi sono gli stessi del reflusso gastroesofageo: bruciore di stomaco e rigurgito. In qualche caso non é presente alcun sintomo.
La presenza nell'esofago di cellule modificate che hanno caratteristiche diverse da quelle normali è considerata una condizione precancerosa. L'Esofago di Barrett può quindi aumentare la probabilità di una persona di sviluppare un cancro all'esofago.
Un nuovo studio americano ha stabilito che bere un bicchiere di vino al giorno può ridurre il rischio di esofago di Barrett del 56% . Questi vantaggi deriverebbero dalla presenza nell’elisir di Bacco degli antiossidanti che neutralizzano i danni causati dal reflusso gastroesofageo. Ovviamente parliamo di alcol assunto durante i pasti e non lontano da questi.

Dopo le attività multimediali via al commercio d'olio d'oliva


Dopo la Laurea in ingegneria a Palermo e le lezioni all’Università di Boston ed Havard, Giuseppe Taibi è l’ideatore di un’applicazione per l’iPhone, risultata la più scaricata della categoria sport dal sito della Apple.
Dopo questo successo, l’ingegnere siciliano ha in mente un nuovo business, tutt’altro che virtuale: la vendita online dell’olio d’oliva prodotto dai suoi familiari nell’agrigentino.
Bravo Giuseppe, un talento italiano che raggiunge il successo (come al solito però lontano dall’Italia, riflettiamo un po’ sulle possibili ragioni!)

Chef for Children, prima tappa del XXXI Tour Gastronomico delle Valli Borbera e Spinti.


Lunedì 16 marzo alle ore 19 presso il Mulino Lounge Bar di Borghetto Borbera (AL), appuntamento con una cena benefica, su prenotazione, preparata dai migliori cuochi delle valli Borbera e Spinti che attingeranno alle eccellenze gastronomiche locali per raccogliere fondi per sostenere il reparto neonatale dell'Ospedale di Novi Ligure impegnato nella lotta contro l’ittero neonatale.
Alla cena seguirà un’asta con oggetti vip aperta a tutti e che sarà battuta da Idris Sanneh, ex opinionista della trasmissione tv “Quelli che il calcio…”.
Per chi può un appuntamento da non perdere.
Per ulteriori informazioni il sito www.valborberaespinti.com

Io il vino lo faccio da me.


Durante la crisi economica niente di meglio che investire nell’elisir di Bacco. Questo il suggerimento di Coldiretti che aveva sottolineato come le società quotate in borsa che operano nel settore vino siano sempre in costante crescita e moltissimi vip ci hanno creduto cedendo così al fascino della produzione di vino fai da te.
A seguire Albano Carrisi ci si son messi Massimo D’Alema, i coniugi Celentano, Ron, Dalla, diversi campioni dello sport del calibro di Paolo Rossi, Iarno Trulli, oltre ai guru della moda Missoni, Cavalli, Renzo Rosso.
E a noi miseri comuni mortali cosa ci resta da fare? Non preoccupatevi cari lettori, le aziende agricole nostrane hanno pensato anche a noi: a prezzi modici ci consentono di affittare dei piccoli appezzamenti per produrre del vino che rispetta i nostri gusti personali e che può essere etichettato come meglio ci piace. Così per una volta anche noi potremo sentirci dei quasi VIP.