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Vino, cibo e.....libri gialli!

Fonte: Emilianet
15 scrittori di gialli raccontano i cibi e i vini dell'Emilia-Romagna

BOLOGNA, 30 OTT. 2008 - Quindici scrittori emiliano-romagnoli per quindici gialli costruiti intorno a un vino o a un cibo dell’Emilia-Romagna. Quindici storie di suspense e di atmosfera che hanno per protagonista un prodotto che riassume in sé la cultura di un territorio: dall’aceto balsamico di Loriano Macchiavelli al salame felino di Carlo Lucarelli; dalla piadina romagnola di Eraldo Baldini al formaggio di fossa di Marcello Fois, al prosciutto di Valerio Varesi.Sono gli ingredienti de “Il Gusto del delitto”, una raccolta di racconti inediti scritti da alcuni tra i più famosi giallisti e scrittori emiliano-romagnoli, per iniziativa dell’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Leonardo Publishing."L’Emilia-Romagna è una terra di eccellenze alimentari e agricole, - ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni presentando il volume - ma è anche la regione famosa per i suoi scrittori gialli. Abbiamo pensato di impastare tra loro queste due realtà e il risultato è questo libro in cui il cibo diventa il fulcro attorno al quale si sviluppano le storie, ma anche un elemento forte di identità, un qualche cosa di profondo con cui gli scrittori possono confrontarsi". "Per la Regione - ha aggiunto Rabboni - questo libro rappresenta un‘altra importante occasione per promuovere e valorizzare i propri prodotti tipici".
Nei racconti de “Il Gusto del delitto”, accanto al cibo entra dunque in gioco, la terra di cui quel cibo è espressione: l’Emilia-Romagna con le sue campagne, la sua cultura, la sua tradizione, mentre le storie rimandano al lettore accanto ai sapori e ai profumi, anche i valori e la cultura di questa regione. Ecco allora il Parmigiano di Danila Comastri Montanari, la pesca di Romagna di Licia Giaquinto, l’aceto balsamico di Valerio Massimo Manfredi, la patata di Gianni Materazzo, il sangiovese di Maurizio Matrone, la mortadella di Gian Piero Rigosi, il Pignoletto di Sandro Toni, l’Albana di Grazia Verasani , la carne di maiale di Simona Vinci, il Lambrusco di Francesco Guccini.
All’origine del libro, c’è anche il binomio "cibo e mistero", un binomio ricco di spunti e suggestioni perché come ha sottolineato Sandro Toni , curatore della raccolta oltre che autore di uno dei racconti, "l’atto di mangiare reca sempre in sé una qualche forma di distruzione, un delitto insomma"”.
"Il Gusto del Delitto" - ha spiegato Paolo Dalcò della Leonardo Publishing - è stato presentato in anteprima alla Fiera del Libro di Francoforte e rappresenta per la casa editrice specializzata nell’editoria enogastronomica l’esordio nella narrativa.

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