Secondo alcune fonti le sue origini vanno fatte risalire all’antica Mesopotamia ma ancora fino a 10 anni fa era considerata una bevanda da pub, che accompagnava piatti facili e non impegnativi: stiamo parlando di Sua maestà la birra che finalmente negli ultimi anni ha conquistato anche i ristoranti più stellati.
Bevanda costituita da acqua, orzo, luppolo e lievito, secondo svariate metodologie di preparazione, non rappresenta più un’alternativa ma una vera e propria specialità per molti chef, che la utilizzano negli aperitivi ma sempre più spesso anche nella preparazione di pietanze particolari.
Molti ristoranti possiedono già una Carta delle Birre e le più famose Guide gastronomiche hanno imparato a segnalare fra gli altri i posti in cui viene servita dell’ottima birra.
200 ml di birra bevuta durante il pasto, non farà altro che farvi gustare meglio il cibo che mangiate.
Quindi eccovi qui poche piccole regole da seguire nella sua scelta:
Schiuma alta almeno due dita, spillatura in due fasi, temperatura bassa (da frigo, per intenderci), bicchiere giusto (dalla bocca larga per quelle doppio malto) e avrete la certezza di mandar giù un ottimo drink.
PS: ci sarebbe un’ulteriore regola per riconoscere la bontà o meno della birra….Se vi fa fare tanta Plin Plin, non è poi così buona!
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